IBS con predominanza stipsi: studio su 600 pazienti evidenzia l’attività del B. longum W11

Nello studio clinico Effect of a symbiotic preparation on the clinical manifestations of irritable bowel syndrome, constipation-variant, è stata valutata l’efficacia e la tollerabilità di una preparazione nutraceutica contenente Bifidobacterium longum W11 sui sintomi e sulla frequenza di evacuazione in pazienti con IBS sottotipo costipazione, IBS-C, andando ad aggiungersi ai dati presenti in letteratura che evidenziano la possibilità di co-somministrare questo ceppo batterico con l’antibiotico rifaximina, sfruttando la sua peculiare resistenza intrinseca a questo antibiotico.

I pazienti con IBS-C

Questo importante studio clinico multicentrico ha visto la partecipazione di ben 43 centri, con un arruolamento totale di 636 pazienti aventi diagnosi di IBS variante stipsi (IBS-C).

L’arruolamento ha reclutato pazienti con gonfiore o dolore addominale che presentassero almeno una delle seguenti condizioni: frequenza di evacuazione < 3 volte a settimana; feci dure; evacuazione forzata.

Gli endpoint sono stati la valutazione del numero di evacuazioni per settimana, la presenza di sintomi (distensione addominale e gonfiore), e la valutazione del dolore addominale prima e dopo il trattamento.

Per valutare al meglio l’attività del B. longum W11 non è stata somministrata alcuna dieta standardizzata né alcun farmaco in grado di alterare la motilità gastrointestinale.

L’efficacia del B. longum W11

Lo studio ha visto la valutazione di 636 pazienti che avevano utilizzato il B. longum W11 per almeno 36 giorni continuativi. I risultati hanno evidenziato notevoli miglioramenti di tutti gli endpoint valutati, in questi pazienti con problematica di IBS-C, con altissima significatività statistica.

Entrando più nel dettaglio, il parametro dell’assenza di gonfiore è aumentato dal 3% dei pazienti al baseline fino al 27% dei pazienti alla fine del trattamento (p<0.0001), mentre il parametro di assenza di dolore addominale ha visto l’aumento dal 8.4% dei pazienti al 44.1% al termine del trattamento (p<0.0001).

Di contro, i pazienti con gonfiore moderato/severo sono passati dal 62.9% al 9.6% al termine dello studio, mentre quelli con dolore addominale moderato/severo dal 38.8% al 4.1% (p<0.0001).

Tutti questi endpoint sintomatologici sono migliorati attraverso l’utilizzo del prodotto con B. longum W11.

Infine, il trattamento ha influenzato in modo significativo anche la frequenza di evacuazione, documentando un aumento significativo (p<0.001) della frequenza passando da 2.9 volte a 4.1 volte a settimana al termine del trattamento.

Il trattamento è stato ben tollerato e tutti i pazienti di ciascun centro hanno concluso lo studio.

Gli autori, in conclusione, evidenziano come il trattamento con il nutraceutico contenente B. longum W11 possa essere utile, nei pazienti con IBS-C, quindi con predominanza di alvo stitico, per migliorare significativamente non solo il quadro clinico come dolore addominale e gonfiore in questi pazienti, ma anche la funzione intestinale, aumentando significativamente la frequenza settimanale di defecazione.

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