Come migliorare il grado di steatosi epatica nel paziente con NAFLD?

La silimarina, estratta da cardo mariano, viene utilizzata comunemente nel trattamento delle patologie epatiche, inclusa la steatosi epatica non alcolica (NAFLD). 

Il componente maggiormente attivo della silimarina si è dimostrato essere la silibina, uno dei principali flavanolignani che compongono la silimarina.

La silibina è riconosciuta per la sua attività antiossidante, antinfiammatoria e anti-fibrotica ma è anche nota per il suo scarso assorbimento e bassa biodisponiblità, caratteristiche che ne limitano l’utilizzo in clinica.

La complessazione della silibina con fosfolipidi ha consentito di migliorare le caratteristiche farmacocinetiche della silibina e questa nuova formulazione, nota con il nome di Siliphos®, ha dimostrato una certa efficacia nella NAFLD. Studi hanno evidenziato l’efficacia di Siliphos® in pazienti con NAFLD, in termini di miglioramento della steatosi e dell’infiammazione.

Lo studio Effect of silibinin capsules combined with lifestyle modifcation on hepatic steatosis in patients with chronic hepatitis B pubblicato su Scientific Reports ha indagato l’effetto della supplementazione con silibina fitosoma in pazienti con steatosi epatica, evidenziandone l’efficacia rispetto a sola dieta e attività fisica.

Disegno dello studio

Lo studio osservazionale retrospettivo ha riguardato 270 pazienti totali con steatosi epatica associata ad epatite B. Di questi, 115 pazienti sono stati trattati con silibina complessata con fosfolipidi, insieme a dieta ed esercizio fisico (considerati la prima linea di trattamento); 155 pazienti hanno fatto da controllo seguendo esclusivamente le indicazioni sulla dieta e l’esercizio fisico. Nessun altro preparato ad azione epatoprotettiva è stato utilizzato durante lo studio. 

I pazienti arruolati presentavano diversi gradi di steatosi epatica, valutati attraverso il FibroScan® e il parametro CAP, che consentono una misurazione non invasiva del grasso epatico grazie all’utilizzo degli ultrasuoni.

Il parametro CAP è considerato affidabile sia nella diagnosi che nel monitoraggio della steatosi epatica ed è stata stabilita la sua correlazione con i parametri metabolici, come BMI, colesterolo e trigliceridi.

I pazienti arruolati presentavano valori di CAP classificabili come steatosi epatica lieve, moderata e severa; a inizio studio i due gruppi non presentavano differenze nei valori di CAP.

Obiettivo dello studio è stato valutare la modifica del CAP, e quindi il grado di steatosi epatica, nei due gruppi dopo 6 mesi.

Risultati

Dai risultati dello studio è emerso che la supplementazione con Siliphos®, insieme a dieta e attività fisica, è stata in grado di ridurre significativamente il CAP in tutti i gradi di steatosi epatica; al contrario, nel gruppo trattato con sola dieta ed esercizio, il CAP ha mostrato solo una tendenza alla diminuzione ma non si è ridotto in modo significativo. 

In particolare, a inizio studio tutti i pazienti presentavano almeno un grado lieve di steatosi epatica, mentre a fine studio più del 45% dei pazienti trattati con silibina ha mostrato assenza di steatosi epatica, contro solo il 16% dei pazienti trattati con dieta ed esercizio fisico.

I risultati dello studio mettono in luce la possibilità di ottenere un beneficio misurabile sul grado di steatosi epatica nel paziente con NAFLD grazie all’assunzione di una specifica formulazione a base di silibina.

hepa g