Vampate intense e rischio cardiovascolare: quale correlazione?

Recentemente, ricercatori di tutto il mondo hanno iniziato ad interrogarsi sul significato delle vampate intense, ovvero se queste potessero rappresentare di per sé un fattore di rischio per lo sviluppo di malattia cardiovascolare.

La connessione, infatti, è stata suggerita da alcuni dati che hanno dimostrato la presenza di vampate intense in donne con ridotta vasodilatazione dell’arteria brachiale flusso-mediata, risultato che si traduce in un’alterata funzione endoteliale.

Proprio partendo da questi dati, lo studio Hot flashes: emerging cardiovascular risk factors in recent and late postmenopause and their association with higher blood pressure ha avuto come obiettivo verificare l’esistenza di una correlazione tra disfunzione endoteliale e vampate, sia in donne in menopausa recente che in donne in menopausa avanzata.

Disegno dello studio

Nello studio sono state arruolate 130 donne in post menopausa, 45-70 anni, senza terapia ormonale sostitutiva negli ultimi 6 mesi.

Le partecipanti allo studio sono state divise in donne con menopausa recente, ovvero in menopausa da meno di 10 anni e donne in menopausa avanzata, ovvero da più di 10 anni. Le donne sono state ulteriormente divise in sintomatiche, quelle che avevano dichiarato uno score di intensità delle vampate > 3, e asintomatiche le donne con score < 3.

Le partecipanti sono state valutate clinicamente e ginecologicamente. In particolare, è stata monitorata la pressione arteriosa e sono state sottoposte ad un test non invasivo per la risposta endoteliale all’iperemia.

Quali risultati?

Nel gruppo di donne con menopausa avanzata è risultata la presenza di una precedente ipertensione arteriosa più prevalente (83%) nelle donne sintomatiche rispetto a quelle senza vampate intense (51%).

Anche dall’analisi dei valori di pressione arteriosa sistolica e diastolica è risultata una significativa correlazione positiva tra lo score soggettivo delle vampate e la pressione stessa: maggiore è lo score delle vampate, maggiore risulta la pressione arteriosa, sia nelle donne in menopausa recente che in quelle in menopausa avanzata.

Il test per la funzionalità endoteliale ha evidenziato come fosse presente una minore reattività all’iperemia nelle donne sintomatiche, sia in menopausa recente che in menopausa avanzata.

Questo parametro può essere tradotto in una minore funzionalità endoteliale nelle donne in menopausa che lamentano vampate più intense, indipendentemente dal numero degli anni in cui si trovano in menopausa.

Ciò vorrebbe dire che le vampate non solo possono incidere negativamente sulla qualità di vita delle donne in menopausa ma possono essere anche un indicatore di rischio cardiovascolare in questa particolare popolazione. Inoltre, la pressione elevata, che correla positivamente con lo score delle vampate, è direttamente collegabile ad una ridotta vasodilatazione endotelio-dipendente.

Alla luce di questi risultati, gli autori affermano che è possibile ipotizzare che la disfunzione endoteliale, collegata alla presenza di vampate intense, possa precedere lo sviluppo di altri fattori di rischio cardiovascolari; inoltre, le vampate stesse potrebbero rappresentare un fattore di rischio non convenzionale, diverso da tutti gli altri, ma che tornerebbe molto utile nella valutazione della donna in post menopausa.

Gli sottolineano anche che le vampate intense potrebbero essere considerate un campanello di allarme per favorire ulteriori indagini, allo scopo di valutare la salute cardiovascolare della donna in menopausa.

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