Prebiotici e depressione: ruolo nella modulazione del microbiota intestinale

Gli elementi principali per la definizione di “prebiotico” includono la loro non digeribilità, la fermentescibilità e la selettività, per esercitare un effetto benefico sulla salute con meccanismi mediati dal microbiota intestinale.

I prebiotici non sono solo carboidrati, ma anche sostanze estrattive di origine vegetale e animale.

Lo studio del 2023 Prebiotics for depression: how does the gut microbiota play a role? mira a rivedere gli studi clinici che utilizzano classici prebiotici come inulina, galattoligosaccaridi (GOS), oligosaccaridi del latte umano (HMO) e amidi resistenti, ma anche sostanze fitochimiche con proprietà prebiotiche, tra cui l’epigallocatechina gallato (EGCG), la quercetina, il resveratrolo e gli acidi grassi polinsaturi omega-3 da fonti animali, per determinare i loro effetti sulla depressione e i disturbi dell’umore.

Depressione e disbiosi dell’asse microbiota intestinale-cervello

Negli ultimi anni sempre più prove hanno dimostrato che la depressione è collegata alla disbiosi dall’asse microbiota intestinale-cervello, che è una rete bidirezionale che collega il sistema gastrointestinale e il sistema nervoso centrale attraverso l’interazione di molteplici percorsi neuroimmuni e neuroendocrini mediati dal microbiota intestinale.

Batteri probiotici e fisiopatologia di depressione e ansia

Un numero crescente di prove supporta l’idea che l’interazione tra l’intestino e il cervello, mediata dal microbiota intestinale, è associata alla causa e allo sviluppo di depressione e ansia.

Dati emergenti hanno suggerito che il microbiota svolge un ruolo nell’influenzare l’ansia, la depressione e altri disturbi dell’umore.

I pazienti con depressione hanno profili microbici intestinali diversi rispetto ai controlli sani, mentre i pazienti con infiammazione intestinale sperimentano disturbi dell’umore e cognitivi.

Alcuni ceppi bifidobatterici, come Bifidobacterium adolescentis, hanno la capacità di far produrre acido gamma-amminobutirrico (GABA). In particolare, il B. adolescentis PRL2019 e il B. adolescentis HD17T2H sono i più distinti produttori di GABA tra i ceppi di B. adolescentis studiati.

Uno studio sugli animali ha rivelato che il pretrattamento con B. adolescentis ha prodotto effetti ansiolitici e antidepressivi nei topi sottoposti a stress cronico di contenzione.

Ciò è stato osservato attraverso un aumento del tempo trascorso in spazi aperti, una diminuzione della durata dell’immobilità e una riduzione dell’espressione delle citochine infiammatorie nell’ippocampo, suggerendo che gli effetti ansiolitici e antidepressivi di B. adolescentis siano legati alla sua capacità di ridurre l’infiammazione e riequilibrare il microbiota intestinale.

In uno studio con bambini, i ricercatori hanno evidenziato una correlazione negativa tra B. adolescentis e disturbi mentali, tra cui depressione e ansia.

I prebiotici bifidogenici come inulina, galatto-oligosaccaridi (GOS), frutto-oligosaccaridi (FOS), xilo-oligosaccaridi fanno crescere selettivamente il B. adolescentis, anche se sono necessarie ulteriori indagini se stabilire in via definitiva se tali prebiotici aumentino anche la produzione di GABA.

Prospettive future dell’uso di prebiotici e probiotici nella depressione

La terapia combinata prebiotica-probiotica da sola o in combinazione con gli antidepressivi tradizionali ha attirato l’attenzione come potenziale approccio terapeutico per i disturbi mentali.

Il campo degli psicobiotici, che esplora l’interazione tra il microbiota intestinale e la salute mentale, è promettente per far avanzare la nostra comprensione e perfezionare queste terapie combinate; inoltre, attualmente sono disponibili in commercio preparati prebiotici specifici, che supportano un microbiota intestinale sano potenzialmente in grado di migliorare il benessere mentale.

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