Può un nutraceutico prevenire le recidive di adenoma colorettale?

Il cancro al colon-retto è il terzo tumore più comune dopo il cancro ai polmoni e al seno, oltre a rappresentare un grave problema per la salute dell’uomo; per queste ragioni risulta essere un onere importante per la sanità. Quasi il 90% di tutti i tumori al colon-retto si sviluppa da un adenoma, in particolare dall’adenoma colorettale avanzato che nell’arco di circa 10 anni, mediante variazioni genetiche note come sequenza di adenocarcinoma, si tramuta in tumore.

Il rilevamento e la rimozione endoscopica degli adenomi riducono il rischio e la mortalità da tumore colorettale; purtroppo però il fenomeno della recidività è molto frequente. Infatti, le linee guida raccomandano un follow-up a 5-10 anni nei pazienti a basso rischio, mentre per quelli ad alto rischio è raccomandata una valutazione a 1-3 anni post-polipectomia. 

La chemioprevenzione dell’adenoma colorettale che spesso è associato all’insorgere del cancro del colon-retto è un importante obiettivo per la salute dell’uomo.

Nello studio clinico pubblicato su Lancet Berberine versus placebo for the prevention of recurrence of colorectal adenoma: a multicentre, double-blinded, randomised controlled study i ricercatori testano il potenziale clinico e la sicurezza della berberina nella prevenzione delle recidive di adenoma del colon-retto. Su oltre 1000 soggetti trattati è stato dimostrato che la berberina rappresenta una soluzione efficace e priva di effetti collaterali nel ridurre il rischio di recidiva di adenoma colorettale suggerendo l’uso di questa molecola come chemioprevenzione dopo la polipectomia

Come prevenire l’adenoma colorettale?

Molti integratori e prodotti farmacologici sono stati studiati come chemiopreventivi primari o secondari per gli adenomi del colon-retto. Aspirina, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), inibitori della COX2, vitamina D, calcio, acido folico e metformina sono stati oggetto di diversi studi osservazionali e randomizzati controllati, ma nessuna di queste sostanze viene raccomandata nella prevenzione degli adenomi colorettali in quanto i risultati sono spesso inconcludenti o mostrano troppi effetti collaterali.

Recentemente è emerso che alcune specie batteriche potrebbero incidere sulla neoformazione del cancro al colon-retto, quindi un’ulteriore strategia potrebbe essere quella di valutare l’attività del microbiota intestinale.

Tra tutte le sostanze prese in esame la berberina ha mostrato, in vitro e in vivo su modello animale, di inibire la crescita di cellule tumorali del colon-retto; inoltre sembra riuscire a modificare il microambiente tumorale bloccando la tumorigenesi, modificando la struttura del microbiota intestinale.

Quali evidenze ha la berberina nella prevenzione dell’adenoma colorettale?

Considerando la numerosa letteratura sulla berberina in ambito chemiopreventivo, i ricercatori hanno effettuato uno studio multicentrico in doppio cieco, randomizzato, controllato verso placebo coinvolgendo 1136 pazienti che avevano almeno uno e non più di sei adenomi colorettali (includendo l’adenoma tubulare, tubulovilloso e villoso) confermati istologicamente e rimossi sei mesi prima del reclutamento.

Sono stati esclusi i pazienti con tumore colon-retto senza poliposi (sindrome di Lynch) e quelli con poliposi adenomatosa familiare (FAP). Per evitare bias importanti, i ricercatori hanno escluso i soggetti che assumevano regolarmente FANS, aspirina, inibitori della COX2, calcio e vitamina D.

I soggetti sono stati randomizzati in due gruppi, ad uno veniva somministrato berberina 0.3 g due volte al giorno, all’altro placebo in rapporto 1:1. I pazienti sono stati sottoposti ad una prima colonscopia dopo 1 anno di follow-up dall’arruolamento; successivamente i partecipanti senza segni di adenomi colorettali hanno continuato il follow-up di 2 anni con una seconda colonscopia.

I risultati hanno mostrato che il gruppo trattato con berberina ha avuto una riduzione significativa degli adenomi colorettali rispetto al gruppo placebo; l’analisi dettagliata ha inoltre evidenziato che i pazienti trattati con berberina hanno avuto una riduzione anche degli adenomi colorettali avanzati senza mostrare effetti collaterali, tranne solo 6 casi di stipsi nei trattati (circa 1%).

Questo studio supporta l’ipotesi che la berberina a basso dosaggio possa risultare un’arma efficace e sicura nel ridurre le recidive di adenomi colorettali dopo polipectomia. 

berberol