Microbiota intestinale e allergie alimentari: quale coinvolgimento dell’antibiotico terapia?

Le allergie alimentari (FA-food allergies) nei bambini sono diventate sempre più diffuse e, oltre al rischio per la salute, le FA impongono un notevole onere socio-economico.

Lo sviluppo delle FA, infatti, hanno un importante impatto psicologico sia sui bambini colpiti che sulle loro famiglie, portando spesso a limitazioni dello stile di vita ed aumento dell’ansia.

Inoltre, le allergie alimentari comportano anche un onore economico dovuto alla gestione del bambino che comprende anche spese mediche per diete specializzate.

Negli ultimi decenni, la loro crescente incidenza ha guidato una ricerca significativa dei potenziali fattori eziologici.

La ricerca scientifica ha individuato una serie di fattori di rischio multifattoriali per lo sviluppo delle allergie alimentari infantili, tra cui: le predisposizioni genetiche, le pratiche alimentari, le condizioni ambientali e le alterazioni del microbiota intestinale.

Diversi studi evidenziano, infatti, il ruolo fondamentale giocato dal microbiota intestinale nello sviluppo e nella regolazione immunitaria e, di conseguenza, nell’aumentato rischio di sviluppare malattie atopiche, tra cui FA.

È inoltre ben noto che il microbiota intestinale può essere perturbato da numerosi fattori, tra cui il trattamento antibiotico.

Sulla base di queste evidenze il recente studio clinico dal titolo The impact of neonatal antibiotic exposure on the development of childhood food allergies, pubblicato ad aprile 2025 su European Journal of Pediatrics, mira ad indagare l’impatto dell’esposizione neonatale agli antibiotici sullo sviluppo delle allergie alimentari infantili.

Disegno e risultati dello studio

Lo studio retrospettivo ha arruolato un totale di 2780 neonati, di età compresa tra 0 e 60 giorni, ricoverati con febbre tra il 2011 e il 2018, da cui sono stati esclusi i pazienti con eziologie infettive confermate.

La coorte è stata divisa in due gruppi: 1220 neonati che hanno ricevuto antibiotici sistemici e 1560 che non li hanno ricevuti. Tutti i bambini sono quindi stati monitorati fino ai 6 anni di vita.

I risultati hanno evidenziato che l’incidenza di allergie alimentari era significativamente più alta nel gruppo di neonati sottoposti a terapia con antibiotico rispetto al gruppo non sottoposto ad antibiotico terapia (2,5% vs. 1,3%, p = 0,02).

L’analisi statistica ha rivelato che l’esposizione sistemica agli antibiotici durante il periodo neonatale era associata ad un rischio tre volte maggiore di allergie alimentari fino all’età di 6 anni.

Conclusione

In conclusione, questo studio fornisce una forte correlazione tra l’esposizione neonatale agli antibiotici e l’aumento del rischio delle FA infantili, in particolare nei primi 2 anni di vita.

I risultati evidenziano l’importanza di un uso giudizioso degli antibiotici nei neonati e, soprattutto, sottolineano l’importanza di ristabilire un’eubiosi intestinale in quei bambini sottoposti ad antibiotico-terapia mediante l’uso di terapia probiotiche mirate.

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