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Potenzialità della quercetina nella prevenzione del cancro

Numerosi studi hanno suggerito l’uso di composti bioattivi naturali sia per la riduzione degli effetti collaterali che per un’azione coadiuvante alla terapia anticancro.
La quercetina è un esempio di sostanza naturale utile, accessibile e altamente efficace, ha dimostrato proprietà antitumorali che si esplicano nell’inibizione della proliferazione, dell’invasione e della metastatizzazione tumorale.

Terapia batterica di precisione: può un probiotico contribuire alla produzione di GABA?

Studio recente indaga il genoma di 1.022 bifidobatteri evidenziando che i ceppi con maggiore conservazione dei geni legati al metabolismo del GABA appartengono alla specie B. adolescentis.
Tra gli 82 B. adolescentis analizzati, il B. adolescentis PRL2019 si è dimostrato in grado di convertire più del 65% del glutammato in GABA e di raddoppiarne la produzione già dopo 7 giorni di supplementazione.

Clinical trial: la berberina come possibile terapia nella diarrea da IBS

Varie categorie di farmaci sono state proposte nell’IBS-D per ridurre la sintomatologia come gli antispastici, gli antagonisti della dopamina, gli antagonisti 5-HT3, ecc.
Tuttavia, ad oggi non esiste una cura efficace definita per i sintomi di questa patologia.
Recentemente è stata testata la berberina per valutarne l’effetto nel migliorare la sintomatologia diarroica.

È possibile migliorare la qualità di vita in menopausa?

La donna in menopausa, a causa del fisiologico calo degli estrogeni, ha un rischio maggiore di sviluppare sindrome metabolica che, a sua volta, può amplificare la sintomatologia climaterica.
Nigella sativa, grazie al timochinone, suo principale attivo, riduce significativamente la prevalenza e la severità della sintomatologia climaterica e lo score psicologico e dell’ansia, rispetto al placebo, registrando, in generale, un miglioramento significativo della qualità di vita delle donne.

Next Generation Probiotics e IBS-D: il caso del Clostridium butyricum

Studio pubblicato su una rivista del gruppo Nature ha indagato l’efficacia e la sicurezza, in pazienti con IBS-D, di C. butyricum CBM 588, ceppo sporigeno produttore endogeno di butirrato.
Al termine dello studio è stata registrata una riduzione media dell’IBS-SSS di 62 punti nel gruppo intervento contro i 41 punti del gruppo placebo.
Rispetto all’inizio dello studio C. butyricum CBM 588 ha anche mediamente ridotto le evacuazioni giornaliere di 2 episodi.

Una prolil-endoproteasi in aiuto alla sensibilità al glutine

Studio recente ha investigato l’efficacia degradativa sul glutine del TOLERASE® G.
La misurazione della concentrazione di α-gliadina ha dimostrato che nello stomaco il glutine è stato velocemente degradato già dopo 60 minuti dal pasto, rispetto al placebo dove lo stesso risultato si ottiene a 180 minuti dall’ingestione.
In questo modo, a livello duodenale, non risultava alcuna traccia di gliadina.

Microbiota e ansia: studio ne valuta lo stato dell’arte

Uno studio recente evidenzia come in soggetti affetti da ansia e depressione sia presente un’alterazione del microbiota intestinale e come l’uso di specifici probiotici, in particolare B. adolescentis, mostri effetto ansiolitico e antidepressivo.
Gli autori suggeriscono che l’effetto positivo del B. adolescentis su ansia e depressione potrebbe essere legato alla sua capacità di modulare la composizione del microbiota intestinale e ridurre l’infiammazione.

Una prolil-endoproteasi in aiuto alla sensibilità al glutine

Studio recente ha investigato l’efficacia degradativa sul glutine del TOLERASE® G.
La misurazione della concentrazione di α-gliadina ha dimostrato che nello stomaco il glutine è stato velocemente degradato già dopo 60 minuti dal pasto, rispetto al placebo dove lo stesso risultato si ottiene a 180 minuti dall’ingestione.
In questo modo, a livello duodenale, non risultava alcuna traccia di gliadina.

Remifemin®: meccanismo d’azione unico e non ormonale

Studio ha dimostrato che, su 15 prodotti commercializzati in Europa contenenti trifoglio rosso, soia e Cimicifuga racemosa per la sindrome climaterica, l’unica preparazione senza attività sui recettori ERα e ERβ è stata Remifemin®.
Remifemin® quindi può essere utilizzato con efficacia per ridurre il numero e l’intensità delle vampate sia nelle donne in menopausa fisiologica che in quelle in menopausa iatrogena.

Fibromialgia: può un sollievo arrivare da un nutraceutico?

Un team di ricercatori dell’Università di Pisa ha testato un’innovativa formulazione contenente un alto quantitativo di Coenzima Q10 ad elevata biodisponibilità al fine di evidenziare la sua efficacia sulla sintomatologia in donne con fibromialgia da almeno 7 anni.
La formulazione ha ridotto, in soli 3 mesi, e rispetto al gruppo controllo, gli outcomes correlati al dolore di circa il 24-37%, la stanchezza in media del 22% ed i disturbi del sonno del 33%.