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Controllo del microbiota batterico orale nella prevenzione della stomatite da protesi dentaria da Candida albicans

La stomatite da protesi dentaria (SPD) è frequentemente osservata nei portatori di protesi dentarie e principalmente associato all’eccessiva crescita di Candida albicans nel cavo orale.
Studio dell’Università La Sapienza di Roma ha valutato la preparazione contenente il ceppo probiotico orale Streptococcus salivarius K12 (Bactoblis) efficace nel ridurre i segni e i sintomi clinici della SPD e nel ridurre la colonizzazione orale da parte di Candida albicans.

La salute gastrointestinale può essere migliorata in modo efficace? Risponde la clinica

Studio clinico pilota attesta l’efficacia di un estratto di Perilla frutescens sull’effettivo miglioramento del discomfort intestinale.
Infatti, in pazienti che lo hanno assunto per 4 settimane continuative, rispetto agli assuntori di placebo, si è verificata una riduzione notevole e duratura di tutti i parametri considerati, ovvero gonfiore, eruttazioni, borborigmi, sensazione di pienezza e fastidio addominale.

Prevenire la dermatite atopica nei lattanti con uno specifico probiotico assunto in gravidanza e allattamento

Lo squilibrio immunitario caratterizzante l’esacerbazione della dermatite atopica fin dalla tenera età può essere favorito da una disbiosi intestinale con carenza bifidobatterica e diminuita biodiversità.
Il Bifidobacterium bifidum PRL2010®, ceppo altamente colonizzante e proliferante nell’ambiente intestinale del bambino, si pone come soluzione clinica con alto grado di precisione sartoriale grazie alla sua importante attività immunomodulatoria.

Microbiota e disordini correlati al glutine: le frontiere terapeutiche con i probiotici

La ricerca sul microbiota intestinale ha dimostrato che la disbiosi aggrava celiachia e sensibilità al glutine non celiaca.
La modulazione del microbiota con ceppi probiotici specifici, come il Bifidobacterium longum ES1 contenuto in GliadinES®, ripristina l’equilibrio della flora microbica, rafforza la barriera intestinale e riduce la risposta immunitaria mitigando l’infiammazione, completando così l’azione della dieta senza glutine.

La silibina nel trattamento delle patologie degenerative epatiche

È stato dimostrato che la silibina, estratta dal Silybum marianum presenta una serie di proprietà benefiche, tra cui effetti antinfiammatori, antiossidanti, antifibrotici, antivirali e citoprotettivi.
Questi attributi rendono la silibina un candidato promettente per il trattamento della fibrosi epatica, della cirrosi, del cancro al fegato, dell’epatite virale, della steatosi epatica non alcolica e di altre condizioni dismetaboliche epatiche.

Studi clinici dimostrano l’efficacia della Quercetina Fitosoma® nell’iperuricemia

Un recente articolo italiano ha evidenziato l’efficacia clinica della somministrazione di Quevir® (Quercetina Fitosoma®) mediante 3 studi condotti su soggetti affetti da iperuricemia lieve, moderata o iperuricemia moderata associata ad altri dismetabolismi quali ipercolesterolemia e obesità.
In particolare, lo studio evidenzia come Quevir® sia in grado di ridurre, in media del 14% l’acido urico sierico in 3 mesi.

I benefici clinici del B. adolescentis PRL2019 in bambini con IBS e Dolori Addominali Ricorrenti

Recente studio italiano valuta l’efficacia clinica del probiotico Gabapral® contenente B. adolescentis PRL2019 in bambini con diagnosi di IBS, con Dolori Addominali Ricorrenti.
I risultati evidenziano la sua capacità di ridurre significativamente frequenza ed intensità del dolore addominale con conseguente miglioramento della qualità di vita di questi bambini.
Inoltre, Gabapral® favorisce la normalizzazione della consistenza fecale in questi pazienti.

Berberina: l’arma giusta per contrastare l’IBS-D

In letteratura sono ben documentate le proprietà antidiarroiche della berberina in grado di migliorare l’assorbimento di acqua nel lume intestinale e ridurre la motilità intestinale.
Partendo da queste conoscenze, alcuni ricercatori, hanno dimostrato l’efficacia di un trattamento a base di berberina nel ridurre la frequenza degli episodi di diarrea, l’IBS score e il dolore addominale, migliorando al contempo la qualità di vita dei pazienti arruolati affetti da IBS-D.

Quale ruolo può ricoprire l’assunzione di berberina nella sintomatologia da IBS-D?

La letteratura scientifica riporta come la berberina agisca migliorando l’assorbimento di acqua nel lume intestinale e riducendo la motilità intestinale.
Alcuni ricercatori, partendo da questi assunti, hanno dimostrato l’efficacia di un trattamento a base di berberina nel ridurre frequenza degli episodi di diarrea, IBS score e dolore addominale, migliorando al contempo la qualità di vita dei pazienti arruolati, affetti da IBS-D.

Candidosi vulvovaginale: come fronteggiarla con la terapia probiotica?

Recentissima review pubblicata su Frontiers fa luce sull’importanza di intercettare i cambiamenti dell’ecosistema vaginale che avvengono durante l’infezione da VVC o che la precedono.
Contestualmente, gli autori sottolineano la possibilità di utilizzare specifici batteri probiotici per prevenire e/o trattare la VVC, in modo da ridurre anche i costi socio-sanitari annessi a tale problematica.