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L. crispatus e lesione precancerosa da HPV: meccanismi d’azione

La dominanza vaginale del L. crispatus permette l’instaurarsi di un microbiota sano in grado di favorire la negativizzazione dell’HPV e la normalizzazione della citologia cervicale.
Studio recentissimo evidenzia che L. crispatus ha efficacia antiproliferativa sulle cellule precancerose perché aumenta l’apoptosi, modula le citochine Th1/Th2 e inibisce l’espressione delle proteine coinvolte nella fisiopatologia.

Nuova strategia integrata del cancro colorettale: la modulazione del microbiota intestinale

Lo screening colonscopico e il perfezionamento dei trattamenti terapeutici stanno facendo diminuire incidenza e mortalità per cancro colorettale (CRC) ma sono comunque necessarie nuove strategie preventive e terapeutiche.
I sempre più numerosi studi umani e animali stanno suggerendo che la manipolazione del microbiota intestinale possa essere una potenziale strategia terapeutica per il CRC e di ogni tipo di cancro.

Sensibilità al glutine: come contrastare la disbiosi indotta dalla dieta gluten free?

Studio italiano indaga l’effetto di Gliadines® in add-on alla dieta aglutinata in pazienti con sensibilità al glutine di tipo non celiaco.
I risultati evidenziano come Gliadines® insieme alla dieta aglutinata migliori tutti i sintomi intestinali ed extra-intestinali rispetto alla sola dieta senza glutine.
I vantaggi registrati con Gliadines® derivano dalla sua capacità di modulare positivamente il microbiota intestinale e di digerire le contaminazioni di gliadina.

PFAPA: nuove evidenze sull’efficacia dello Streptococcus salivarius K12

L’ipotesi che la PFAPA derivi da una disfunzione del sistema immunitario che ha origine nella cavità orale ha supportato l’utilizzo di Bactoblis®, 1 cpr da sciogliere in bocca prima di dormire.
Studio italiano appena pubblicato dimostra in 85 bambini l’efficacia e la sicurezza dell’assunzione dello S. salivarius K12 nella gestione della PFAPA, riducendo non soltanto il numero di riacutizzazioni ma apportando anche un miglioramento significativo di tutti i sintomi legati ad ogni episodio.

NAFLD: studio clinico valuta istologia del fegato dopo trattamento con nutraceutico

In pazienti con NAFLD, studio clinico di Fase III ha valutato come Siliphos®, estratto contenente silibina in forma Fitosoma®, abbia migliorato in modo molto significativo i parametri istologici epatici di steatosi, infiammazione lobulare, ballooning e fibrosi ed abbia aumentato del 43% i pazienti con valori di AST nella norma, del 41% quelli con ALT nella norma e del 51% quelli con gamma-GT normali. Nel gruppo placebo nessun parametro ha ottenuto una variazione significativa.

Il butirrato come strumento d’inibizione della virulenza della Candida

Studio evidenzia la capacità del butirrato di azzerare la formazione del biofilm della Candida, di ridurne fino all’80% la crescita e di inibire la sua morfogenesi nella forma ifale.
Il butirrato è infatti in grado d’inibire l’enzima istone-deacetilasi (HDAC) responsabile della formazione della chitina, polimero necessario alle spore della Candida per germinare ed effettuare la metamorfosi nella forma ifale invasiva.

Uso delle batteriocine a scopo terapeutico: futuri scenari per il loro utilizzo

Il numero di ceppi batterici resistenti agli antibiotici sta drammaticamente aumentando.
Le batteriocine, piccoli peptidi antibatterici, utilizzate dai batteri per la loro naturale competizione intraspecie e interspecie, potrebbero essere sfruttate più intensivamente per soddisfare bisogni dell’uomo, in medicina, in agricoltura e in zootecnia, al fine di sostituire gli antibiotici o favorire la loro azione, riducendo così la comparsa di ceppi resistenti.

Silibina Fitosoma®: uno studio ne valuta i benefici sull’assorbimento

La silimarina è una miscela di molecole di cui la silibina, quella maggiormente responsabile della sua attività epato-protettiva è pochissimo assorbita e quindi poco utile.
Questo limite si è superato complessando la silibina con la fosfatidilcolina e dando vita al fitosoma della silibina, Siliphos®.
Uno studio italiano dimostra che la biodisponibilità della silibina contenuta nel Siliphos® è 5 volte maggiore rispetto a quella contenuta nella silimarina.

Da cosa e come viene influenzato il microbiota intestinale neonatale?

Il microbiota intestinale è sensibile a varie esposizioni prebiotiche naturali e/o artificiali nonché antibiotiche durante la prima infanzia. L’importanza di salvaguardare il suo sviluppo è sottolineata dall’evoluzione umana.
La comprensione degli effetti di tali interazioni sulla composizione dei consorzi batterici neonatali potrebbe fornire indicazioni fondamentali per stabilire le strategie più corrette a salvaguardia di un microbiota intestinale che promuova lo stato di salute infantile.

Silibina Fitosoma®: uno studio ne valuta i benefici sull’assorbimento

La silimarina è una miscela di molecole di cui la silibina, quella maggiormente responsabile della sua attività epato-protettiva è pochissimo assorbita e quindi poco utile.
Questo limite si è superato complessando la silibina con la fosfatidilcolina e dando vita al fitosoma della silibina, Siliphos®.
Uno studio italiano dimostra che la biodisponibilità della silibina contenuta nel Siliphos® è 5 volte maggiore rispetto a quella contenuta nella silimarina.