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Effetti e vantaggi della combinazione
berberina-silimarina

Una meta-analisi realizzata da un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna esamina i risultati di studi clinici randomizzati, doppio-cieco contro placebo e condotti in parallelo o cross-over sull’associazione berberina-silimarina.
La review evidenzia come la combinazione permetta di ottenere una significativa diminuzione del colesterolo totale, dei trigliceridi e delle LDL, un aumento delle HDL ed un calo della glicemia a digiuno.

Disordini gastrointestinali correlati al glutine e microbiota

Partendo dal presupposto che la celiachia è un’enteropatia autoimmune innescata dall’ingestione di glutine in individui geneticamente predisposti, risulta importante studiarne le correlazioni con la disbiosi intestinale poiché un’alterazione nel microbiota intestinale può favorire o anticipare l’insorgenza di celiachia o aggravarne i sintomi, favorendo danni alla mucosa e alla sua capacità di ostacolare il passaggio di microrganismi dal lume intestinale ad altri distretti del corpo.

Studio universitario valuta l’efficacia della berberina nella PCOS

Uno studio recente indaga per la prima volta l’efficacia della berberina Fitosoma® nella sindrome dell’ovaio policistico.
Al termine dello studio si sono evidenziati un miglioramento dell’indice di insulino-resistenza, della glicemia, dell’insulina, dei parametri ormonali e dell’acne.
Si è anche ottenuto un dimezzamento dei parametri infiammatori valutati e un’assenza totale di effetti collaterali.

Lo squilibrio del microbiota intestinale influenza lo sviluppo del DMT2

Review del 2021 mette in evidenza come l’omeostasi alterata della glicemia, il conseguente sviluppo del DMT2 e le relative complicanze siano associati ad uno squilibrio del microbiota intestinale.
La comprensione dell’associazione causale tra microbiota intestinale e rischio metabolico ha il ruolo potenziale di identificare gli individui suscettibili al DMT2 per consentire un precoce intervento mirato.

Batteri GABA-produttori: studio ne evidenzia una relazione con il sonno

Uno studio del 2020 propone possibili applicazioni di probiotici GABA-produttori sulla qualità del sonno.
I risultati evidenziano che i trattati con batteri ad alta produzione di GABA, rispetto agli altri, vanno incontro ad una riduzione dell’ansia, ad un significativo prolungamento della durata ed una riduzione della latenza del sonno, identificando quindi un netto miglioramento anche della qualità del sonno stesso.

Berberina un potente chemiosensibilizzante e chemioprotettore

Una recentissima review dimostra chiaramente come la berberina sia la molecola ideale per invertire la resistenza alla terapia indotta dalle cellule tumorali stesse, dalla radioterapia e dagli agenti chemioterapici.
La berberina agisce contro molti tipi di cellule tumorali chemio/radioresistenti e le sensibilizza al trattamento anticancro mostrando un enorme potenziale in add-on therapy ai farmaci ed ai trattamenti antitumorali.

Berberina e assorbimento: studio analizza una soluzione al problema

Un fattore limitante l’uso della berberina è lo scarso assorbimento causato dalla poca solubilità e dalla presenza di pompe di estrusione come la glicoproteina-P che riestrude la porzione assorbita della berberina nel lume intestinale.
I risultati di un recentissimo studio di farmacocinetica in volontari sani evidenziano come la biodisponibilità della Berberina Fitosoma® sia 10 volte maggiore rispetto alla berberina cloridrato.

Metformina… SI o NO?
Uno studio universitario ne valuta le alternative

Nel 2020 un gruppo dell’Università di Pavia ha condotto uno studio per valutare l’utilizzo di una combinazione di Berberis aristata e Silybum marinum come nutraceutico alternativo alla metformina.
I risultati hanno evidenziato come questo strumento possa essere un valido aiuto in pazienti naive con diabete mellito di tipo 2 per la sua attività di miglioramento dell’aspetto glucidico e lipidico.

ADHD: tra i fattori genetici e ambientali,
spunta il microbiota?

Uno studio pubblicato su Microorganism nel 2020 supporta il ruolo del microbiota intestinale nella fisiopatologia della ADHD.
Gli autori hanno messo in luce, tramite le più moderne metodiche di analisi e sequenziamento, una riduzione dei generi Coprococcus e Prevotella, batteri produttori di SCFA, ed uno squilibrio del rapporto Prevotella/Bacteroidetes a favore di quest’ultimo.

Aggiornamenti sulla sensibilità al glutine non-celiaca e microbiota

I rilievi bioptici intestinali suggeriscono che il sistema immunitario innato ed adattativo siano coinvolti nell’innesco dell’infiammazione intestinale che si verifica nella sensibilità al glutine non-celiaca (NCGS).
Il meccanismo fisiopatogenico prevede anche una disbiosi caratterizzata da diminuzione di Firmicutes e/o Bifidobacterium ed aumento di Bacteroides ed Escherichia coli.