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Berberina e PCOS:
una review internazionale fa il punto

L’eziopatogenesi della PCOS si è dimostrata multifattoriale: l’iperinsulinemia, risposta compensatoria all’insulino-resistenza, induce l’ipofisi al rilascio massiccio di LH, il cui eccesso può inibire la sintesi di SHGB portando ad un aumento degli androgeni liberi che vanno a ridurre la funzione ovarica.
Inoltre, l’insulina è anche in grado di andare ad agire direttamente a livello della teca ovarica, portando ad un aumento del rilascio di androgeni.

Microbiota-gut-brain axis: una review ne evidenzia la bidirezionalità

Data l’importanza del microbiota nella modulazione delle vie di segnalazione neuronali ed ormonali, oggi si espande il concetto di “gut-brain axis” in “microbiota-gut-brain axis”.
Un’alterazione della comunicazione tra microbiota-gut-brain può portare allo sviluppo di IBD, IBS e disfunzioni neuropsichiatriche.
Il segnale glutammatergico è coinvolto in questa segnalazione bidirezionale.

Perché oncologi e ginecologi dovrebbero preoccuparsi del BMI e dell’ipercolesterolemia?

Dopo la menopausa un BMI elevato risulta correlato all’aumento del rischio di cancro al seno e l’obesità sembra un fattore di rischio specialmente per l’insorgenza del tumore mammario estrogeno-positivo.
Anche le concentrazioni lipidiche sieriche sono associate al rischio di K mammario, a prescindere dal BMI e dallo stato della sensibilità agli estrogeni del tumore.

Medicinale Omeopatico di Risonanza e logica formulativa

Il Medicinale Omeopatico di Risonanza ha la capacità di ristabilire un nuovo EQUILIBRIO morfofunzionale d’organo e cellulare perché, grazie alla peculiare formulazione, si ha la cooperazione fra un’azione chimica, dovuta alle microdosi dei derivati, e quella fisica che accentua e rinforza l’obiettivo del riequilibrio.

Microbiota vaginale e vescicale:
c’è correlazione?

Dalle analisi del microbiota di donne con incontinenza urinaria mista prima dell’intervento chirurgico si evidenzia che non ci sono differenze significative riguardo la composizione del microbiota urinario mentre la presenza dominante di lattobacilli nel microbiota vaginale caratterizza i soggetti responder all’intervento rispetto ai non-responder che presentano invece un microbiota vaginale con biodiversità maggiore e dominanza di Prevotella.

Qual è il ruolo delle IgA e IgG nel tratto genitale femminile?

Il microbiota vaginale dominato da L. crispatus presenta un livello più elevato di IgA.
Poiché le IgA legate ai batteri esprimono maggiore potenzialità antinfiammatoria, questo predispone le donne a dominanza crispatus ad una minore reattività immunogena ai patogeni collegati alla vaginosi batterica (Gardnerella, Atopobium, Prevotella etc.) e ad una maggiore stabilità del microbiota vaginale, rispetto a quelle a dominanza di L.iners o a bassa presenza di lattobacilli.

È possibile prevenire le gastroenteriti acute con un probiotico?

L’uso dei probiotici potrebbe essere un valido supporto nella profilassi della gastroenterite acuta (AGE) ma si dovrebbero prediligere quelli che contengono ceppi ben definiti in termini di genomica, stabilità, vitalità e colonizzazione ed altamente documentati per quanto riguarda il profilo di sicurezza, in particolare per gli effetti clinici che ne attestano l’efficacia.

Il ruolo dei nutraceutici nel paziente intollerante alle statine

Nei soggetti che non tollerano un trattamento a base di statine si può intervenire con il nutraceutico, che però non contenga monacolina K, in supporto alla terapia farmacologica classica.
Tra tutte le sostanze la più attiva risulta la berberina a 500 – 1500 mg/die.
Inoltre, considerando il suo meccanismo non statino simile, è tra le sostanze che possono essere associate a tutte le terapie ipocolesterolemizzanti classiche.

Quali correlazioni tra microbiota vaginale, menopausa e atrofia vaginale?

È possibile individuare fattori predittivi della gravità dei sintomi genitourinari in menopausa: le donne con sintomi più severi hanno scarsa presenza di lattobacilli a livello vaginale mentre quelle con predominanza di Lactobacillus crispatus risultano le più protette.
L’assunzione di L. crispatus potrebbe essere una nuova strategia per il trattamento e la prevenzione della sindrome genitourinaria e dell’atrofia vulvo vaginale.

B. longum ES1 in bambini celiaci aumenta il percentile dell’altezza

Il microbiota duodenale e fecale di bambini celiaci risulta sbilanciato.
L’aggiunta di B.longum ES1 ad una dieta senza glutine conduce ad uno shift del microbiota, con riduzione di batteri pro-infiammatori ed aumento di generi eubiotici, e alla riduzione dei linfociti T attivati e delle IgA secretorie fecali con tendenza alla riduzione dei marker infiammatori.