Per la prima volta la mondo è stata dimostrata l’efficacia profilattica nel ridurre le infezioni alle alte vie respiratorie del probiotico orofaringeo a base di Streptococcus salivarius K12 somministrato al personale sanitario che assisteva i pazienti COVID-19.
Per la prima volta la mondo è stata dimostrata l’efficacia profilattica nel ridurre le infezioni alle alte vie respiratorie del probiotico orofaringeo a base di Streptococcus salivarius K12 somministrato al personale sanitario che assisteva i pazienti COVID-19.
Il cancro al seno rappresenta la seconda causa di morte per cancro nelle donne. Gli effetti degli estrogeni sono ad oggi ritenuti un fattore di rischio sulla dinamica del cancro al seno, anche piccole concentrazioni, soprattutto nel le donne che hanno familiarità o altri fattori di rischio.
Poiché i disordini metabolici risultano coinvolti nell’insorgenza e nella progressione di molte patologie oncologiche, in particolare ormono-dipendenti come quelle dell’apparato riproduttivo femminile e della mammella, la berberina dovrebbe essere proposta a scopo preventivo e terapeutico.
L’accumulo di grasso, che sensibilizza il fegato a indurre infiammazione e morte cellulare, abbinato allo stress ossidativo, dovuto ad alterazioni del microbiota intestinale, culminano nella NASH e fibrosi. Prove crescenti mostrano come il microbiota intestinale svolga un ruolo chiave nella NAFLD.
I dati più recenti attribuiscono all’eziologia delle IBD una combinazione di fattori tra quelli genetici, immunitari e una ridotta biodiversità del microbiota intestinale: la disbiosi aumenta la permeabilità favorendo l’ingresso di peptidi pro-infiammatori che accentuano la malattia.
Le recidive di Media Secretiva (OMS) e la difficoltà nel riconoscere, essendo asintomatica, l’Otite Media Acuta (OMA) portano il bambino ad avere disturbi del sonno, legati all’udito, all’apprendimento e problemi di equilibrio. È possibile attuare piani di prevenzione per evitare le recidive e l’insorgenza di infezioni secondarie alle alte vie respiratorie?
Diversi studi recenti supportano l’ipotesi che l’esordio dell’IBD sia dovuto ad una combinazione ed interazione di fattori genetici, immunitari ed ambientali e, in particolare, si ritiene che l’innesco e la remissione dei sintomi siano collegati alla dieta ed al microbiota intestinale.
Le evidenze disponibili e le principali agenzie internazionali raccomandano la terapia ormonale sostitutiva (TOS) alle donne che hanno disturbi della menopausa importanti, duraturi e responsabili di un peggioramento della qualità della vita. Ma cosa fare nel caso in cui non si possa prescriverla?
In alcune patologie ormono-dipendenti come il carcinoma mammario, dell’ovaio e dell’endometrio, la cura farmacologia ha lo scopo di ridurre la circolazione degli estrogeni causando però l’insorgenza di una menopausa iatrogena i cui sintomi vasomotori e psichici possono incidere sulla compliance alla terapia.
