La colonizzazione microbica intestinale nell’uomo inizia alla nascita ma continua a svilupparsi nei primi 3 anni, quando assume caratteristiche simili a quelle dell’adulto, ed è influenzata dal tipo di parto, età gestazionale, modalità di alimentazione (latte artificiale o materno), uso di antibiotici intrapartum e nella prima infanzia.
L’allattamento al seno è associato a notevoli benefici per la salute dei lattanti. Oltre ai nutrienti essenziali e alle cellule immunitarie, il latte materno contiene anche una vasta gamma di batteri essenziali per un corretto stato di salute del bambino, anche in età più adulta.
La maggior parte dei casi di trasmissione del coronavirus SARS-CoV-2, la causa della pandemia di COVID-19, avviene tramite goccioline (droplets) respiratorie da persona a persona e perciò la prima via di accesso al virus è rappresentata dalle alte vie respiratorie.
Per la prima volta è stato dimostrato che il consorzio microbico orale può influire sulle conseguenze dell’infezione da SARS-CoV-2.
Da un punto di vista batterico, un neonato rappresenta un’isola essenzialmente disabitata, dove ai primi colonizzatori viene offerta una scelta di opzioni di insediamento, creando così opportunità o restrizioni per il gruppo successivo di batteri colonizzatori.
La maggior parte dei casi di trasmissione del coronavirus SARS-CoV-2, la causa della pandemia di COVID-19, avviene tramite goccioline (droplets) respiratorie da persona a persona e perciò la prima via di accesso al virus è rappresentata dalle alte vie respiratorie.
Per la prima volta è stato dimostrato che il consorzio microbico orale può influire sulle conseguenze dell’infezione da SARS-CoV-2.
L’uso degli antibiotici, nonostante i numerosi vantaggi in campo infettivo, è spesso associato ad esisti negativi per la salute, in particolar modo se assunti per lunghi periodi oppure somministrati nelle prime fasi di sviluppo neonatale.
Dall’analisi del microbiota intestinale, effettuata su bambini seguiti dalla nascita fino al primo anno di vita, è emerso che l’allattamento al seno favorisce una riduzione della biodiversità con un aumento dei bifidobatteri ed una riduzione dei batteri patogeni, condizione che risulta fondamentale per il corretto sviluppo immunitario del neonato.
Dall’analisi di oltre 2500 studi, che hanno visto arruolati quasi 3500 neonati, è emerso che l’uso dell’antibiotico intrapartum, anche in singola dose, produce effetti macroscopici nella composizione del microbiota neonatale con conseguenze sulla salute e sullo sviluppo immunitario del nascituro.
