Estratto iCR nella sindrome climaterica indotta dagli analoghi dell’LHRH nel cancro al seno

Gli estratti di Cimicifuga racemosa, e specialmente l’estratto isopropanolico (iCR), hanno già ampiamente dimostrato la loro efficacia nel controllo della sintomatologia vasomotoria e neurovegetativa caratterizzante la sindrome climaterica (SC) naturale.

Lo studio Effect of Cimicifuga racemosa on menopausal syndrome caused by LHRH-a in breast cancer indaga per la prima volta il valore clinico dell’estratto iCR nel trattamento della sindrome climaterica indotta dalla terapia con gli analoghi dell’ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante (LHRH-a) sulle pazienti con carcinoma mammario in pre-/peri-menopausa.

Gli analoghi dell’LHRH sono farmaci comuni nella terapia endocrina adiuvante per il cancro al seno; tuttavia, dopo l’uso di LHRH-a, il livello di estrogeni nel sangue periferico delle pazienti si ridurrà rapidamente allo stato post-menopausale, inducendo una sindrome climaterica iatrogena.

Secondo lo studio ZIPP, le incidenze di vampate di calore, affaticamento, mal di testa, insonnia, mal di testa, dolori articolari, ansia e depressione erano significativamente aumentate nelle pazienti trattate con LHRH-a rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, l’incidenza di vampate di calore, ansia e depressione era aumentata da due a tre volte anche nelle pazienti che usavano LHRH-a in combinazione con tamoxifene. Altri ricercatori avevano riportato che circa il 15-20% delle donne trattate con LHRH-a arrivavano ad interrompere il trattamento a causa di tali effetti collaterali.

Disegno dello studio

Nello studio, controllato e randomizzato, le pazienti con carcinoma mammario che pianificavano un trattamento con LHRH-a sono state suddivise casualmente in 2 gruppi. Il gruppo di controllo è stato trattato col solo LHRH-a, mentre l’altro gruppo è stato trattato col farmaco in combinazione con l’estratto iCR.

L’endpoint principale dello studio era la valutazione l’indice della menopausa di Kupperman (KMI) nei due gruppi. Sono stati valutati inoltre i livelli ormonali nel sangue periferico e le eventuali complicanze ginecologiche.

Le 85 pazienti totali (42 nel gruppo iCR e 43 nel gruppo di controllo) sono state monitorate per un periodo di 12 settimane.

Risultati dello studio e sicurezza dell’estratto iCR

Alla 4a, 8a e 12a settimana dall’inizio dello studio, i valori del KMI erano tutti significativamente più bassi nel gruppo dell’estratto iCR rispetto al gruppo di controllo (p < 0,01), mentre i livelli ormonali, compreso l’estradiolo (E2), l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH) erano simili nei due gruppi. Inoltre, non vi era alcuna differenza statisticamente significativa nelle altre complicanze ginecologiche, tra cui ispessimento endometriale, cisti ovariche o fibromi uterini (p > 0,05).

L’estratto isopropanolico di Cimicifuga racemosa, presente in Remifemin, ha dimostrato di essere efficace e sicuro dal punto di vista oncologico nel trattamento del climaterio causato dall’assunzione di LHRH-a nel carcinoma mammario.

Tale sicurezza è garantita, come dimostrato dallo studio Comparison of hormonal activity (estrogen, androgen and progestin) of standardized plant extracts for large scale use in hormone replacement therapy, dal fatto che l’iCR presente in Remifemin non contiene alcuna molecola di natura fito-ormonale in grado di stimolare i recettori per gli estrogeni presenti sui tessuti tumorali estrogeno-sensibili.

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