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Quanto influisce lo stile di vita sulla composizione e sull’equilibrio del microbiota vaginale?

Review del 2014 esamina numerosi articoli che hanno studiato la diversità del microbioma vaginale utilizzando tecniche di nuova generazione NGS.
Lo stile di vita e le abitudini quotidiane possono influenzare la composizione del microbiota vaginale.
I comportamenti sessuali, il fumo, il consumo di alcol e lo stress psicosociale sono stati associati a una maggiore suscettibilità alle vaginosi batterica ed alle malattie sessualmente trasmissibili ed infiammatorie pelviche severe.

L. crispatus e acido
D-lattico: quale impatto sulla progressione precancerosa delle cellule staminali cervicali?

Studio appena pubblicato su Nature getta nuova luce sull’importanza dell’acido D-lattico prodotto da L. crispatus nel modulare l’attività delle cellule staminali cervicali, contribuendo a mantenere l’integrità epiteliale e prevenire la progressione verso lesioni precancerose.
La somministrazione di Crispact®, Probiotico di Precisione contenente L. crispatus M247, potrebbe costituire una strategia complementare alla prevenzione primaria.

Catechine del tè verde e asse intestino-cervello: nutraceutici per la gestione dell’obesità

La ricerca sui nutraceutici per l’obesità è in aumento, con studi clinici che evidenziano l’efficacia delle catechine del tè, specialmente l’EGCG, nella perdita di peso.
Questo studio murino analizza come l’EGCG allevi l’obesità indotta da dieta ricca di grassi modulando l’asse intestino-cervello tramite il microbiota.
I risultati mostrano promettenti riduzioni di peso e infiammazione intestinale, oltre al ripristino dell’equilibrio dei neurotrasmettitori ipotalamici.

Microbiota intestinale e allergie: tra evidenze scientifiche e prospettive di terapie probiotiche

Review indaga la relazione tra fattori di disbiosi, alterata composizione del microbiota intestinale e maggior rischio di sviluppare allergie riportando come i bambini atopici presentino un’aumentata espressione dei batteri Gram neg e un calo di bifidobatteri e butirrato-produttori.
Altri studi evidenziano quindi le peculiarità del ceppo probiotico E. faecium L3 che è in grado di favorire l’eubiosi intestinale di questi bambini contrastando tutte le alterazioni riscontrate.

Bifidobacterium longum W11 e arabinani: quando la Prebiotica e la Probiotica di Precisione si incontrano

Recente studio propone un meccanismo di risposta ceppo-specifico del B. longum W11 all’arabinano, che può motivare l’azione clinica anti-stipsi del probiotico.
Gli autori testimoniano dunque per la prima volta in letteratura come il W11 possa essere considerato un Probiotico di Precisione caratterizzato da due caratteristiche su base genetica indipendenti e concomitanti: la resistenza alla rifaximina e l’azione contrastante l’IBS-C.

Come il microbiota intestinale può influenzare la comparsa e lo sviluppo della celiachia

Review pubblicata su Nutrients nel 2024 ha cercato di riassumere le attuali conoscenze sulla complessa e in parte ancora poco chiara disbiosi che precede e accompagna la malattia celiaca (MC.)
Come e quando si verifichi la perdita di tolleranza della mucosa intestinale al glutine è ancora sconosciuto ma uno dei probabili meccanismi sembra coinvolgere una complessa alterazione dell’equilibrio del microbiota gastrointestinale innescata dalle infezioni.

B. longum e arabinani: un “dialogo nutrizionale” nel core del microbiota intestinale dell’adulto

Studio recente pubblicato su Cell Press individua determinati ceppi probiotici di longum capaci di degradare gli arabinani, competenza metabolica che conferisce loro un notevole vantaggio ecologico.
Da qui si rende logica l’idea di progettare interventi terapeutici personalizzati che combinino ceppi di longum probiotici con substrati prebiotici funzionali ricchi di arabinani, come la pectina.

Un rimedio secolare per una sfida attuale: la Nigella sativa nel trattamento dell’ipertensione

Il timochinone (TQ) da N. sativa è un candidato promettente per affrontare la complessità e la multifattorialità dell’ipertensione.
Nisatol®, olio di N. sativa titolato al 10% in TQ, somministrato per 2 mesi in add-on a farmaci ipertensivi, normalizza la pressione arteriosa sistolica e diastolica, migliorando anche i parametri lipidici, antropometrici e climaterici di donne in menopausa con ipertensione e non a target nonostante le terapie anti-ipertensive.