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Vulvovaginite da Candida: il butirrato corre in aiuto?

Autori hanno dimostrato l’efficacia del butirrato nell’inibire la proliferazione della Candida intestinale e nel ridurre la sua capacità di produrre biofilm, sinergizzando con i farmaci antifungini.
L’attività diretta anti-Candida sembra dovuta alla capacità del butirrato d’inibire l’istone-deacetilasi, enzima responsabile della formazione della chitina, cruciale per il passaggio della Candida dalla forma innocua di spora alla forma ifale invasiva.

Clostridium butyricum CBM588 e carcinoma renale metastatico

Pazienti con carcinoma renale metastatico con istologia a cellule chiare e/o sarcomatoide e malattia a rischio intermedio/basso, sono stati randomizzati 2:1 a ricevere gli anticorpi monoclonali inibitori del checkpoint immunitario nivolumab + ipilimumab, con o senza l’aggiunta di C.butyricum CBM588.
Nel braccio con CBM588 sono state osservate sovraregolazione della via di biosintesi del dTDP-β-L-ramnosio, diminuzione della via della glicolisi IV e del percorso di fermentazione del piruvato ad isobutanolo e aumenti delle chemochine.

Resistenza agli antibiotici tra i bifidobatteri intestinali umani

Il microbiota del tratto gastrointestinale umano può essere esposto ad antibiotici in ogni fase della vita, per prevenire e curare malattie infettive batteriche.
Le comunità batteriche intestinali, compreso il genere Bifidobacterium, presentano un serbatoio di geni di resistenza agli antibiotici e dunque la terapia antibiotica seleziona quei microrganismi che ospitano tali caratteristiche genetiche, modulando così la composizione del microbiota.

Silibina Fitosoma®: uno studio ne valuta i benefici sull’assorbimento

La silimarina è una miscela di molecole di cui la silibina, quella maggiormente responsabile della sua attività epato-protettiva è pochissimo assorbita e quindi poco utile.
Questo limite si è superato complessando la silibina con la fosfatidilcolina e dando vita al fitosoma della silibina, Siliphos®.
Uno studio italiano dimostra che la biodisponibilità della silibina contenuta nel Siliphos® è 5 volte maggiore rispetto a quella contenuta nella silimarina.

Quercetina Fitosoma®: nuovo studio ne conferma l’attività antivirale

Studio patrocinato dall’Università di Oxford e pubblicato a gennaio 2023 su Frontiers in Pharmacology valuta Quevir®, 500 mg/compressa di Quercetina Fitosoma®, in pazienti positivi a SARS-CoV-2.
I risultati evidenziano come dopo 7 giorni di terapia con Quevir® il 68% dei trattati abbia ottenuto la negativizzazione dall’infezione virale, rispetto al 24% del controllo, e come il 52% abbia ottenuto l’azzeramento sintomatologico, verso il solo 24% del controllo.

Candida: L. crispatus e le nuove evidenze a livello vaginale

Studio dimostra che fra tutti i ceppi di lattobacilli testati (L. crispatus, L. gasseri e L. jensenii) L. crispatus è quello più attivo nell’inibire la crescita di C. albicans e la sua trasformazione in ifa, mantenendo sotto controllo l’ambiente vaginale.
Il tasso di inibizione della crescita è stato maggiore per L. crispatus, arrivando al 70%, così come il tasso di inibizione nella formazione delle ife, 90% di inibizione della germinazione della spora.

Aritmia cardiaca su base ansiosa: evidenze cliniche da una miscela nutraceutica

Studio valuta gli effetti di un nutraceutico a rilascio differenziato comparandone l’attività alle benzodiazepine e come subentro in una terapia con esse.
Dopo 3 settimane si registra un azzeramento dello score clinico di tachicardia, palpitazioni e oppressione alla gola e torace, ottenendo lo stesso risultato evidenziato dalla benzodiazepina a basso dosaggio.

Streptococcus salivarius K12: quale vantaggio in caso di Candida orale?

È stata valutata l’efficacia di S. salivarius K12, contenuto in Bactoblis®, nel contrastare le stomatiti da protesi dentale e la positività a C. albicans orale.
Dopo 30 giorni è stata registrata una riduzione del dolore del 72% nel gruppo Bactoblis® e del 44% nel gruppo controllo.
L’analisi microbiologica mostra una riduzione significativa nella conta di C. albicans del 60% nel gruppo trattato con Bactoblis® e solo del 20% nel gruppo controllo.