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Oncologia

La curcumina come potenziante dei chemioterapici nel cancro al seno

Review del 2022 evidenzia le capacità della curcumina nel migliorare l’efficacia degli agenti antitumorali convenzionali attraverso l’inversione della chemio-resistenza, nella sensibilizzazione ai farmaci delle cellule cancerose mammarie e nel consentire una significativa riduzione della dose dei chemioterapici analizzati, riducendone quindi anche gli effetti collaterali.

Berberina un potente chemiosensibilizzante e chemioprotettore

Una recentissima review dimostra chiaramente come la berberina sia la molecola ideale per invertire la resistenza alla terapia indotta dalle cellule tumorali stesse, dalla radioterapia e dagli agenti chemioterapici.
La berberina agisce contro molti tipi di cellule tumorali chemio/radioresistenti e le sensibilizza al trattamento anticancro mostrando un enorme potenziale in add-on therapy ai farmaci ed ai trattamenti antitumorali.

Perché oncologi e ginecologi dovrebbero preoccuparsi del BMI e dell’ipercolesterolemia?

Dopo la menopausa un BMI elevato risulta correlato all’aumento del rischio di cancro al seno e l’obesità sembra un fattore di rischio specialmente per l’insorgenza del tumore mammario estrogeno-positivo.
Anche le concentrazioni lipidiche sieriche sono associate al rischio di K mammario, a prescindere dal BMI e dallo stato della sensibilità agli estrogeni del tumore.

Perché oncologi e ginecologi dovrebbero preoccuparsi dell’insulino-resistenza?

L’insulino-resistenza (IR) è un altro fattore di rischio per il cancro al seno. Quando è associata alla sindrome metabolica aumenta l’angiogenesi delle cellule tumorali creando un microambiente favorevole alla crescita del cancro.
La riduzione anche di un singolo parametro fra circonferenza vita, iperglicemia, IR e ipercolesterolemia è fortemente associata ad un minor rischio tumorale.

Il microbiota intestinale può influenzare il cancro al seno?

La disbiosi intestinale può essere considerata come un ulteriore fattore di rischio nello sviluppo del cancro al seno e nella resistenza alle terapie antitumorali.
Capire i possibili meccanismi che legano la composizione batterica intestinale e la progressione e lo sviluppo delle cellule tumorali del seno, può rappresentare un vantaggio per l’utilizzo di probiotici, prebiotici e integratori capaci di intervenire nella disbiosi e coadiuvare così le principali terapie antitumorali.

Il microbiota intestinale può influenzare il cancro ovarico?

Negli ultimi anni è stato dimostrato come il microbiota intestinale possa contribuire alla formazione di tumori. Una recente review identifica un microbiota tipico delle donne con cancro ovarico e come questo possa interagire con l’evoluzione della malattia e con le terapie antitumorali.

Che ruolo ha il microbiota intestinale nella lotta al cancro?

Conoscere l’influenza del microbiota intestinale sulle risposte immunitarie e chemioterapiche nella patologia tumorale è divenuto fondamentale per permettere di attuare le strategie di manipolazione della componente batterica intestinale e aumentare così le risposte terapeutiche.