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Oncologia

Nigella sativa, prospettive di utilizzo in campo senologico

I numerosi studi sugli estratti di Nigella sativa, o cumino nero, e sul suo componente attivo timochinone, suggeriscono che potrebbe avere un potenziale terapeutico per molte malattie, incluso il cancro.
Review del 2020 riassume gli studi in vitro e in vivo che forniscono le prove che l’estratto di Nigella esibisce attività antitumorale e anti-metastatiche, oltre a fornire supporto al sistema immunitario in molti tipi di cancro.

Remifemin nella sindrome climaterica indotta dagli analoghi dell’LHRH nel cancro al seno

Per la prima volta nel 2019 studio clinico ha indagato il valore di Remifemin anche nella terapia della sindrome climaterica (SC) indotta dalla terapia con gli analoghi dell’ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante (LHRH-a) sulle pazienti con carcinoma mammario in pre-/peri-menopausa.
Remifemin ha dimostrato di prevenire l’aumento del KMI durante il trattamento con LHRH-a.

Utilizzo della resina di Boswellia in oncologia

Review del 2022 ha revisionato i numerosi studi relativi alle applicazioni sperimentali e cliniche della resina di Boswellia serrata, con particolare attenzione agli ambiti oncologico, infiammatorio, immunitario ed infettivo.
Tra i numerosi costituenti molecolari dell’oleoresina di Boswellia, gli acidi boswellici AKBA e KBA hanno dimostrato un potenziale effetto apoptotico sulle cellule tumorali e nella downregulation delle citochine infiammatorie.

Nuova strategia integrata del cancro colorettale: la modulazione del microbiota intestinale

Lo screening colonscopico e il perfezionamento dei trattamenti terapeutici stanno facendo diminuire incidenza e mortalità per cancro colorettale (CRC) ma sono comunque necessarie nuove strategie preventive e terapeutiche.
I sempre più numerosi studi umani e animali stanno suggerendo che la manipolazione del microbiota intestinale possa essere una potenziale strategia terapeutica per il CRC e di ogni tipo di cancro.

Clostridium butyricum CBM588 e carcinoma renale metastatico

Pazienti con carcinoma renale metastatico con istologia a cellule chiare e/o sarcomatoide e malattia a rischio intermedio/basso, sono stati randomizzati 2:1 a ricevere gli anticorpi monoclonali inibitori del checkpoint immunitario nivolumab + ipilimumab, con o senza l’aggiunta di C.butyricum CBM588.
Nel braccio con CBM588 sono state osservate sovraregolazione della via di biosintesi del dTDP-β-L-ramnosio, diminuzione della via della glicolisi IV e del percorso di fermentazione del piruvato ad isobutanolo e aumenti delle chemochine.

Cancro ovarico: HPV e microbiota ovarico nella sua genesi?

Tradizionalmente considerato sterile, il tratto riproduttivo femminile superiore ha dimostrato di ospitare diversi phyla batterici e la presenza di Acinetobacter e Chlamydia, un aumento del Mycoplasma e una scarsità lattobacillare sono collegati ad una predisposizione al cancro ovarico.
Anche un microbiota vaginale ad alta biodiversità è collegato alla presenza ed alla persistenza di HPV ad alto rischio e ad una conseguente predisposizione al cancro sia cervicale che ovarico.

C. butyricum CBM 588 favorisce la risposta al blocco del checkpoint immunitario

Pubblicato su Oncoimmunology nel Maggio 2022, studio illustra come l’uso di PPI è associato a una più breve sopravvivenza globale dei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) trattati con blocco del checkpoint immunitario (ICB).
Lo studio dimostra anche che in questi pazienti l’integrazione con Clostridium butyricum CBM 588 migliora la ridotta efficacia dell’ICB.

Il Clostridium butyricum CBM588 può favorire l’attività degli antitumorali?

Studio pubblicato su Cancer Immunology Research illustra come la terapia probiotica con il ceppo C. butyricum CBM 588, produttore di butirrato, migliori la ridotta efficacia degli inibitori del checkpoint immunitario (ICI) nei pazienti con carcinoma polmonare avanzato non a piccole cellule (NSCLC) trattati con antibiotici: sopravvivenza senza progressione (PFS) e sopravvivenza globale (OS) più lunghe rispetto a nessuna assunzione probiotica.

La curcumina nella gestione dei dolori articolari da inibitori dell’aromatasi

Ormai nota è l’efficacia clinica della curcumina nel ridurre il dolore articolare causato dalla progressiva deprivazione estrogenica che caratterizza le pazienti in trattamento con terapie adiuvanti per tumore al seno.
Studio italiano dimostra come Algocur® sia ideale per il dolore articolare acuto o cronico derivante da carenza estrogenica, sia in monoterapia che come terapia additiva.

La Berberina nella prevenzione e terapia di varie tipologie di cancro

La berberina non è soltanto un agente chemiosensibilizzante da abbinare alla chemio- e radioterapia oncologica.
Review appena pubblicata sulla rivista Molecules del 2022 ne ha messo in evidenza il ruolo preventivo e terapeutico diretto su un’ampia gamma di tumori, come quelli polmonari, quelli a carico dell’apparato gastro-intestinale e quelli femminili.