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Gastroenterologia

Come migliorare la risposta terapeutica dei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo

Review recente analizza 3000 studi clinici che prendono in esame l’utilizzo di terapie adiuvanti ai PPI.
Fra gli studi sugli agenti mucoprotettivi è citato Mirgeal gel®, unico integratore nutrizionale incluso.
Mirgeal gel® si dimostra più efficace del solo alginato, sia quando associato al PPI, sia in monoterapia, in quanto in grado di mantenere i miglioramenti raggiunti anche dopo la sospensione del farmaco.

IBS e batteri butirrato-produttori: studio fa luce sul loro legame

Pubblicato su Scientific Reports di Nature, studio evidenzia come il microbiota dei pazienti con IBS, rispetto ai sani, possegga minore biodiversità, associata in particolare a carenza di specifici ceppi butirrato-produttori.
Caratteristica questa che si accentua nei soggetti con IBS-D e IBS-M, dimostrando in tali pazienti una netta carenza intestinale di butirrato, metabolita fondamentale nel mantenere l’integrità della barriera intestinale.

NAFLD: l’integrazione con estratti a base di Cardo mariano

Uno degli studi più recenti condotti nei pazienti con NAFLD ha mostrato l’efficacia di Siliphos® nel migliorare in modo significativo gli enzimi epatici, l’insulino-resistenza e l’istologia epatica.
Queste caratteristiche, insieme al dimostrato profilo di sicurezza, anche a lungo termine, rendono questo specifico approccio nutraceutico un’opportunità concreta per migliorare i parametri legati alla NAFLD e rallentare la progressione della patologia.

Microbiota intestinale e celiachia: causa, conseguenza o coevoluzione?

Indipendentemente dalla Gluten-Free Diet (GDF) nel celiaco si assiste ad una riduzione del genere Bifidobacterium, in particolare della specie longum, e ad un aumento dei batteri potenzialmente patogeni (Enterobacteriaceae).
La risposta infiammatoria innescata dalla disbiosi sembra essere causa dell’instaurarsi della malattia ed è all’origine anche del mantenimento dei sintomi intestinali che colpisce alcuni soggetti nonostante la GFD.

È possibile formulare un prebiotico di precisione?

I prebiotici hanno il limite di un’azione non specifica che può causare dolore, gonfiore e distensione addominale.
Studio italiano ha evidenziato l’efficacia di Fibradis®, prebiotico contenente fibre bifidogeniche e lattogeniche in una proporzione corrispondente a quella dei due generi che nutrono, in pazienti con IBS. Dopo 14 giorni sono migliorati meteorismo, flatulenza e costipazione, con risoluzione dell’alvo alterno e diarrea.

Quanto è utile l’analisi del microbiota nella pratica clinica?

Un lavoro pubblicato a luglio del 2023 ha messo in luce come l’utilizzo del test del microbiota intestinale possa essere di grande vantaggio nella pratica clinica.
All’interno del lavoro è descritto un caso clinico che mette in evidenza come l’analisi del microbiota consenta di ottenere i dettagli necessari per una corretta diagnosi e per l’approccio terapeutico più appropriato, senza l’impiego di tecniche più invasive.

La combinazione di due ingredienti vegetali come innovazione nella dispepsia funzionale

Dispepril®, contenente 300 mg di estratto di radice di zenzero, ad elevata concentrazione in gingeroli e shogaoli, e 150 mg di estratto bifrazionato di foglie di perilla, riesce a gestire a 360 gradi i sintomi dispeptici: incrementa la motilità intestinale e normalizza i tempi di svuotamento gastrico.
Studio italiano ne valuta positivamente l’efficacia evidenziando come tutti i sintomi si riducano già dopo 7 giorni, fino ad arrivare ad una diminuzione di oltre il 70% di media dopo 14 giorni.

Quale probiotico per il paziente con IBS-D e sensibilità al glutine?

Studi evidenziano come Bifidobacterium longum ES1, in add on alla dieta aglutinata in pazienti con sensibilità al glutine e celiachia, sia capace di digerire le contaminazioni di gliadina e migliorare lo stato del microbiota intestinale.
Questo doppio beneficio consente di gestire il paziente con IBS-D e sensibilità al glutine, considerata da alcuni come un sottotipo di IBS-D.

Clinical trial: la berberina come possibile terapia nella diarrea da IBS

Varie categorie di farmaci sono state proposte nell’IBS-D per ridurre la sintomatologia come gli antispastici, gli antagonisti della dopamina, gli antagonisti 5-HT3, ecc.
Tuttavia, ad oggi non esiste una cura efficace definita per i sintomi di questa patologia.
Recentemente è stata testata la berberina per valutarne l’effetto nel migliorare la sintomatologia diarroica.