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Gastroenterologia

Next Generation Probiotics e IBS-D: il caso del Clostridium butyricum

Studio pubblicato su una rivista del gruppo Nature ha indagato l’efficacia e la sicurezza, in pazienti con IBS-D, di C. butyricum CBM 588, ceppo sporigeno produttore endogeno di butirrato.
Al termine dello studio è stata registrata una riduzione media dell’IBS-SSS di 62 punti nel gruppo intervento contro i 41 punti del gruppo placebo.
Rispetto all’inizio dello studio C. butyricum CBM 588 ha anche mediamente ridotto le evacuazioni giornaliere di 2 episodi.

Una prolil-endoproteasi in aiuto alla sensibilità al glutine

Studio recente ha investigato l’efficacia degradativa sul glutine del TOLERASE® G.
La misurazione della concentrazione di α-gliadina ha dimostrato che nello stomaco il glutine è stato velocemente degradato già dopo 60 minuti dal pasto, rispetto al placebo dove lo stesso risultato si ottiene a 180 minuti dall’ingestione.
In questo modo, a livello duodenale, non risultava alcuna traccia di gliadina.

IBS e costipazione (IBS-C): il razionale di una combinazione efficace

Nella costipazione è vantaggioso sia utilizzare lassativi formanti massa che, richiamando acqua nell’intestino, facilitano l’evacuazione, sia agire sul microbiota intestinale per ottenere un beneficio più duraturo.
Il probiotico B. longum W11 si è dimostrato particolarmente efficace per la sua capacità di ridurre i Clostridiales, base del problema stipsi.
Per trattare più velocemente il sintomo costipazione, risulta invece ottimale la combinazione sinergica di psillio e melatonina.

Bifidobacterium longum W11: tutti i vantaggi del suo utilizzo

B. longum W11 resiste a pH acido e bile ed ha ottime capacità di adesione alla mucosa intestinale e di colonizzazione.
La sua caratteristica eccezionale è la sua resistenza alla rifaximina che ne permette l’uso in add-on all’antibiotico allo scopo di mitigarne gli effetti negativi ed ottimizzarne i risultati clinici.
Altra peculiarità è l’attività anti-stipsi del W11 che dimostra di aumentare la motilità ed il numero di evacuazioni.

Come migliorare il grado di steatosi epatica nel paziente con NAFLD?

Studio pubblicato su Scientific Reports ha evidenziato come Siliphos®, insieme a dieta e attività fisica, in sei mesi è stato in grado di ridurre significativamente tutti i gradi di steatosi epatica: ad inizio studio tutti i pazienti presentavano almeno 1 grado lieve di steatosi epatica, mentre a fine studio più del 45% dei pazienti ha evidenziano assenza di steatosi epatica, contro solo il 16% dei pazienti trattati con dieta ed esercizio fisico.

Insufficienza venosa cronica ed emorroidi: un’unica soluzione!

Dopo 45 giorni di Emospid®, studio italiano documenta come si registri una diminuzione dell’80% di dolore e pesantezza agli arti inferiori, dell’85% di prurito, del 65% di irrequietezza motoria, del 59% di crampi, del 74% dell’edema.
La circonferenza della caviglia si riduce di 2,3 cm dopo 45 giorni.
Dopo 90 giorni si registra una remissione del 98% di tutti i sintomi correlati all’insufficienza venosa cronica.

Crisi emorroidaria acuta:
il vantaggio di un’innovativa
combinazione nutraceutica

Studio italiano dimostra che Emospid®, a confronto con una classica formulazione a base di diosmina ed esperidina micronizzate, favorisce nell’87% dei pazienti la riduzione di 1 grado della patologia emorroidaria (vs il 50% del controllo).
Inoltre Emospid® ha ridotto del 76% i pazienti con sanguinamento (vs il 57% del controllo) ed ha azzerato il dolore nell’87% dei pazienti (vs il 68% del gruppo controllo).

Come migliorare i sintomi della diarrea: la risposta in una innovativa combinazione

Studio italiano dimostra che Dibiesse®, 1 cpr ogni 12, dopo il primo mese di terapia migliora lo score sintomatologico della diarrea funzionale (FD) e dell’IBS-D. Dopo 3 mesi tale riduzione risulta di oltre il 70% nell’IBS-D e più dell’80% nella FD.
Anche il numero di evacuazioni giornaliere si sono ridotte del 66% in entrambi i sottogruppi.
A 3 mesi più dell’80% dei pazienti con IBS-D e più del 90% dei pazienti con FD hanno mostrato normalizzazione della consistenza delle feci.

NAFLD: studio clinico valuta istologia del fegato dopo trattamento con nutraceutico

In pazienti con NAFLD, studio clinico di Fase III ha valutato come Siliphos®, estratto contenente silibina in forma Fitosoma®, abbia migliorato in modo molto significativo i parametri istologici epatici di steatosi, infiammazione lobulare, ballooning e fibrosi ed abbia aumentato del 43% i pazienti con valori di AST nella norma, del 41% quelli con ALT nella norma e del 51% quelli con gamma-GT normali. Nel gruppo placebo nessun parametro ha ottenuto una variazione significativa.

Silibina Fitosoma®: uno studio ne valuta i benefici sull’assorbimento

La silimarina è una miscela di molecole di cui la silibina, quella maggiormente responsabile della sua attività epato-protettiva è pochissimo assorbita e quindi poco utile.
Questo limite si è superato complessando la silibina con la fosfatidilcolina e dando vita al fitosoma della silibina, Siliphos®.
Uno studio italiano dimostra che la biodisponibilità della silibina contenuta nel Siliphos® è 5 volte maggiore rispetto a quella contenuta nella silimarina.