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Pediatria

Alitosi e biofilm linguare:
il ruolo dei batteri orali

Studio clinico recente ha valutato l’efficacia dello Streptococcus salivarius K12 nel contrastare l’alitosi causata dalla patina di rivestimento della lingua.
Dopo 30 giorni di terapia i pazienti hanno mostrato diminuzione significativa dello score nel test organolettico e dello score della valutazione del livello dei composti solforati ed i parametri legati alla valutazione della patina sulla lingua sono migliorati con significatività.

Prematuri: come accelerare la maturazione del microbiota?

Studio pubblicato nel 2022 su Cell ha valutato la capacità colonizzante di bifidobatteri e L. rhamnosus in neonati estremamente prematuri.
La proliferazione dei bifidobatteri, e di B. bifidum in primis, ha permesso la maturazione del microbiota in modo anticipato rispetto ai controlli non trattati.
Si evidenzia anche l’importanza della scelta dei probiotici giusti che dovrebbero contenere i ceppi batterici fisiologicamente colonizzanti i neonati.

Risposta anticorpale ai vaccini: la rivista Pediatrics la correla al microbiota

Uno studio clinico di Pediatrics valuta la relazione tra l’uso di antibiotici ed i livelli anticorpali in risposta al vaccino nei primi 2 anni di vita: i bambini sottoposti ad antibiotici hanno una maggiore frequenza di livelli anticorpali sotto la soglia di protezione rispetto ai non trattati.
Il microbiota sembra essere correlato con i risultati: l’esposizione agli antibiotici riduce la diversità microbica intestinale andando ad intaccare la risposta anticorpale ai vaccini.

Probiotici e GABA: possono avere un ruolo nei dolori addominali ricorrenti?

Studio americano per la prima volta mostra come un bifidobatterio GABA-produttore possa portare a miglioramento effettivo dei sintomi gastrointestinali attraverso la sua capacità di produrre GABA.
Questi risultati gettano le basi per l’utilizzo di uno specifico probiotico nel dolore addominale ricorrente e in altri disturbi funzionali dell’intestino.

Batteri GABA-produttori: studio ne evidenzia una relazione con il sonno

Uno studio del 2020 propone possibili applicazioni di probiotici GABA-produttori sulla qualità del sonno.
I risultati evidenziano che i trattati con batteri ad alta produzione di GABA, rispetto agli altri, vanno incontro ad una riduzione dell’ansia, ad un significativo prolungamento della durata ed una riduzione della latenza del sonno, identificando quindi un netto miglioramento anche della qualità del sonno stesso.

ADHD: tra i fattori genetici e ambientali,
spunta il microbiota?

Uno studio pubblicato su Microorganism nel 2020 supporta il ruolo del microbiota intestinale nella fisiopatologia della ADHD.
Gli autori hanno messo in luce, tramite le più moderne metodiche di analisi e sequenziamento, una riduzione dei generi Coprococcus e Prevotella, batteri produttori di SCFA, ed uno squilibrio del rapporto Prevotella/Bacteroidetes a favore di quest’ultimo.

Microbiota-gut-brain axis: una review ne evidenzia la bidirezionalità

Data l’importanza del microbiota nella modulazione delle vie di segnalazione neuronali ed ormonali, oggi si espande il concetto di “gut-brain axis” in “microbiota-gut-brain axis”.
Un’alterazione della comunicazione tra microbiota-gut-brain può portare allo sviluppo di IBD, IBS e disfunzioni neuropsichiatriche.
Il segnale glutammatergico è coinvolto in questa segnalazione bidirezionale.

È possibile prevenire le gastroenteriti acute con un probiotico?

L’uso dei probiotici potrebbe essere un valido supporto nella profilassi della gastroenterite acuta (AGE) ma si dovrebbero prediligere quelli che contengono ceppi ben definiti in termini di genomica, stabilità, vitalità e colonizzazione ed altamente documentati per quanto riguarda il profilo di sicurezza, in particolare per gli effetti clinici che ne attestano l’efficacia.

Allergie nel bambino: il segreto è il microbiota intestinale

Diversi studi hanno dimostrato che i bambini allergici hanno una minore diversità batterica intestinale nella loro prima decade di vita rispetto a non allergici, con riduzione significativa del genere Bifidobacterium ed Enterococcus, una minore abbondanza di Akkermansia e Faecalibacterium ed un’eccessiva presenza di batteri Gram-negativi.
L’uso in profilassi di determinati ceppi probiotici potrebbe avere effetti benefici sulle allergie.