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Gastroenterologia

Genesi dell’Escherichia coli 5C: al via una nuova generazione di probiotici per la gastroenterologia

Nuovo studio italiano descrive genetica e funzionalità del nuovo ceppo probiotico E. coli 5C (ECP24®), evidenziandone l’innovazione nell’ambito probiotico.
Il ceppo 5C si distingue infatti per una combinazione di sicurezza genomica, funzionalità probiotiche e potenziale clinico che lo rendono applicabile in diversi ambiti clinici, ad esempio in prevenzione al discomfort post-colonscopia e nella colite ulcerosa in remissione.

B. longum e arabinani: un “dialogo nutrizionale” nel core del microbiota intestinale dell’adulto

Studio recente pubblicato su Cell Press individua determinati ceppi probiotici di longum capaci di degradare gli arabinani, competenza metabolica che conferisce loro un notevole vantaggio ecologico.
Da qui si rende logica l’idea di progettare interventi terapeutici personalizzati che combinino ceppi di longum probiotici con substrati prebiotici funzionali ricchi di arabinani, come la pectina.

La salute gastrointestinale può essere migliorata in modo efficace? Risponde la clinica

Studio clinico pilota attesta l’efficacia di un estratto di Perilla frutescens sull’effettivo miglioramento del discomfort intestinale.
Infatti, in pazienti che lo hanno assunto per 4 settimane continuative, rispetto agli assuntori di placebo, si è verificata una riduzione notevole e duratura di tutti i parametri considerati, ovvero gonfiore, eruttazioni, borborigmi, sensazione di pienezza e fastidio addominale.

Quale ruolo può ricoprire l’assunzione di berberina nella sintomatologia da IBS-D?

La letteratura scientifica riporta come la berberina agisca migliorando l’assorbimento di acqua nel lume intestinale e riducendo la motilità intestinale.
Alcuni ricercatori, partendo da questi assunti, hanno dimostrato l’efficacia di un trattamento a base di berberina nel ridurre frequenza degli episodi di diarrea, IBS score e dolore addominale, migliorando al contempo la qualità di vita dei pazienti arruolati, affetti da IBS-D.

Approccio pragmatico, diverso dal farmaco, al trattamento della diarrea non-organica

Studio italiano dimostra l’efficacia terapeutica di un nutraceutico a base di berberina, melatonina e gomma di guar (Dibiesse®).
In particolare, la somministrazione di 1 cpr ogni 12 ore per 90 giorni a pazienti con diarrea funzionale o da IBS-D ha ridotto del 66% la frequenza evacuativa e ha portato la quasi totalità dei soggetti ad una normalizzazione della consistenza fecale e alla riduzione dello score sintomatologico.

Zonulina sierica e sintomatologia da IBS: quali correlazioni e soluzioni terapeutiche?

Ricercatori dimostrano come la zonulina sierica sia sovraregolata nei pazienti affetti da IBS, con livelli paragonabili a quelli di pazienti celiaci.
Il Bifidobacterium longum ES1 può essere razionalmente impiegato in tali soggetti per il ripristino dell’integrità mucosale e la diminuzione del discomfort intestinale, grazie alla sua capacità clinica di ridurre efficacemente zonulina sierica, indice di permeabilità intestinale e sintomatologia da IBS.

Terapie probiotiche nell’IBS: innovazione all’avanguardia o perpetua illusione?

Recente review sistematica e metanalisi hanno raccolto le evidenze cliniche più recenti e quotate, dimostrando come i probiotici possano effettivamente alleviare la sintomatologia da IBS, soprattutto se somministrati in dosi elevate.
La miglior logica d’uso prevedrebbe di tener conto del sottotipo di IBS e delle caratteristiche di ciascun ceppo batterico per avere attività organo-specifica.